Domenica
7 dicembre si è conclusa la decima edizione di Marsciano Arte
Giovani, quest'anno in versione invernale. A chiudere è stato il
percorso sensoriale condotto dalla Casa laboratorio Il Cerquosino: i
partecipanti sono stati bendati ed accompagnati attraverso alcune
sale del Museo passando da un'esperienza percettiva all'altra
(sentendo profumi, toccando oggetti, ascoltando rumori). L'evento
conclusivo di MAG non poteva essere che questo, perché ha condensato
e riassunto il tema generale di questa edizione del festival:
trasformare il Museo dinamico del laterizio e delle terrecotte in un
habitat estetico, in uno spazio disseminato di esperienze
artistiche, di stimoli sensoriali, di messaggi plurimi e interagenti.
L'esperimento
ha avuto pieno successo, e i timori per l'insolita tempistica del
festival sono stati dissipati dall'ampia partecipazione del pubblico,
sia per gli eventi sia per la visita alle mostre.
Come
sottolinea Fabrizio Santoni, il presidente dell'Associazione MAGMA
che cura questo aspetto del festival, “la Mostra antologica dei
selezionati al Premio Creatività, curata dall'Associazione MAGMA e
che ormai da anni costituisce il perno dell'offerta culturale, ha
riscosso pieno consenso di pubblico e di critica, sia per la qualità
delle opere sia per l'allestimento, come sempre in simbiosi
irrinunciabile con gli antichi spazi multilivello di Palazzo
Pietromarchi”.
Si è
rivelata giusta, quindi, la decisione del Direttivo di posticipare il
festival, pur di salvaguardare la sede naturale della mostra
antologica, e di cogliere l'occasione per ricampionare MAG in
interno, attraverso un rinnovato dialogo fra l'arte contemporanea e
gli spazi e i contenuti tradizionali del museo.
E'
piaciuta anche l'idea di aggiungere alla mostra antologica
un'ulteriore esposizione: con La camera del mago il curatore Andrea
Baffoni ha presentato nove interventi installativi disseminati negli
spazi della collezione permanente, fra orci, giare, affreschi e tombe
etrusche.
Bene
anche la serata interculturale dedicata al Marocco, con grande
partecipazione della comunità marocchina e la presenza del
Viceconsole del Regno del Marocco.
Un
momento emozionante, poi, è stata l'inaugurazione del pianoforte a
mezza coda fornito in comodato d'uso gratuito al Comune di Marsciano da Mary Lilljeqvist:
Margherita Busti lo ha suonato passando con disinvoltura da Bach a
Beethoven a Chopin, e sulle tristi note del notturno chopeniano
qualcuno si è addirittura commosso.
La
serata più sperimentale però, frutto della “mente collettiva”
di MAG che l'ha pensata e costruita mettendo insieme diversi artisti
e promuovendo inedite collaborazioni fra musicisti e videomaker, è
stata la novità assoluta di “Miraggi”: un viaggio itinerante, in
cui lo spettatore ha attraversato tutti i piani del Museo, passando
da una sala all'altra per assistere a cinque interventi di musica e
videoproiezioni abbinate. Hanno concluso gli Elektrobunker con “The
sound of dreams”, coadiuvati dalle immagini video di Luca Ferretti,
e a loro va il merito di aver preparato un lavoro interamente inedito
e appositamente pensato per MAG: il regalo più bello che un artista
possa fare agli organizzatori del festival.
Bene
anche i laboratori per bambini di MAG Educational e gli altri concerti, fra i quali una bellissima performance dei perugini The Rust & The Fury.
Come
sottolinea il Coordinatore di progetto per la Cooperativa Onda Angelo
Moretti “il 2014 è stato l'anno di una sfida, quella di affrontare
un'edizione invernale e tutta in interni, ricampionando il festival e
facendo del limite un fattore virtuoso. L'abbiamo vinta grazie a
un'azione che mai come in questa edizione è stata sinergica e
collaborativa: Cooperativa Onda, Associazione MAGMA, Sistema Museo e
il Direttivo di volontari hanno costruito il festival riunendosi in
un'unica, articolata equipe organizzativa, offrendo ognuno le proprie
specificità e avvalendosi del sostegno dell'amministrazione.
Ora
tutti al lavoro per festeggiare, con l'edizione del 2015, dieci anni
di cultura e partecipazione giovanile”.